Mercati e preziosi, se i primi vacillano i secondi crescono di valore!
Non si parla d’altro: l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea farà sentire i suoi effetti ancora per molto tempo e tutto questo con notevoli conseguenze su borse e mercati di tutto il mondo.
In questa situazione di agitazione l’oro, da sempre considerato come “bene rifugio” per eccellenza, mantiene in costante rialzo la sua quotazione attirando maggiormente gli investimenti degli operatori finanziari oltre che dei privati. Tale risorsa infatti si presenta ai mercati azionari come una sicurezza nei periodi di confusione globale.
Così come l’oro, anche gli investimenti in diamanti hanno registrato forti oscillazioni positive nell’ultimo periodo.
Se fino a qualche anno fa il mercato delle gemme preziose faceva registrare solo risultati negativi, nel 2016 si è riscontrato un aumento di domanda di circa l’1,4% dovuto anche al fenomeno Brexit.
Oro e diamanti si diceva, ma anche argento e orologi, soprattutto Rolex, sono beni sui quali fare un pensierino se si vuole stare tranquilli nei periodi di crisi finanziaria.
Infatti, per quanto riguarda l’argento, è proprio di questi giorni la notizia dell’aumento del suo valore (+47% nel 2016!) che gli ha permesso di raggiungere risultati addirittura migliori di quelli dell’oro.
Quindi gli investitori un po’ riluttanti di fronte all’aumento del valore dell’oro puntano sull’argento, assai più economico.
Ma perché si investe in metalli preziosi? E quali sono le altre leghe che “fanno gola” ai mercati?
L’oro, si sa, è universalmente riconosciuto come simbolo di ricchezza ed era comunemente utilizzato, prima della comparsa delle banconote e delle varie monete, come valuta. Attualmente invece l’oro è un materiale fondamentale per l’industria dell’elettronica, viene utilizzato infatti in molti componenti, date le sue proprietà di conduttore, di resistenza alla corrosione e di stabilità chimica.
L’ argento, comunemente visto come il parente povero dell’oro, è un elemento prezioso nel campo dell’industria dato che è il materiale con la più alta conducibilità elettrica e il metallo con la più alta conduttività termica.
Ultimi, non sicuramente per valore, troviamo il platino, spesso impiegato in apparecchiature mediche, parti di automobili e computers e il palladio elemento chiave per la produzione delle marmitte catalitiche, data la sua capacità di resistere a temperature estreme e all’ossidazione. Inoltre è anche impiegato in diverse altre applicazioni come la potabilizzazione dell’acqua e la raffinazione di oli e gas naturali.
Insomma che si tratti dell’economico argento o del costosissimo palladio la parola d’ordine per stare tranquilli è investire nei metalli preziosi!
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